
In questi momenti, in questi giorni di lutto nazionale, parlare di calcio mi riesce difficile, e per questo anche dopo la bella vittoria di domenica ho preferito restare in silenzio.
Ho pensato che fosse stato meglio che la nostra mente e che i nostri cuori si occupassero di qualcos'altro, o almeno io.
Adesso, anche se in modo pacato, credo che due parole su quello che è stato il frutto del nostro lavoro possano essere dette.
Domenica scorsa è successo per me quello che in tanti anni ho creduto e in cui tutti i giorni mi prodigo: il risultato di credere alle proprie potenzialità, lo sviluppo di un lavoro e di impegno.
Il primo posto momentaneo è il frutto del lavoro svolto da tutti, quello di crederci fino alla fine anche e soprattutto davanti le difficoltà, cosa che qualcuno non aveva fatto prima.
Puntare in alto e sempre è la base del successo. Soprattutto far credere al proprio gruppo che la vittoria è sempre possibile se tutti lavorano con dedizione e soprattutto competenza e cognizione di causa.
Oggi questo nostro primo posto non ha alcun senso ai fini del campionato, perchè solo chi arriva primo alla fine del campionato può fregiarsi del titolo della vittoria finale, ma questa per adesso è la vittoria del gruppo, dei singoli che hanno fatto dell'impegno un fattore primario e tutti sappiamo che possiamo fare ancora di più se lo vogliamo, che quello che è stato fatto è appena la metà di quello che realmete si può fare, anche se non sempre dipende da noi.
Oggi posso dire che la matematica ci fa salire sul podio, che ci fa essere terzi a prescindere da tutto, ma io ho sempre avuto un certo fastidio al bronzo come metallo..io abituato all'oro in famiglia per chi lo sa!!! Forse è destino? Non lo so...ma adesso tutto è lecito. In bocca a lupo a tutti quanti e anche alle nostre avversarie, che vinca il migliore e a chi dimostrerà maggiori capacità.
Buona Pasqua!